venerdì 31 gennaio 2014

Tares, gli imprenditori di Teramo chiedono la riduzione degli importi, altrimenti costretti a chiudere

TERAMO | Tares, Confindustria chiede la riduzione degli importi «le tariffe del Comune di Teramo sono inaccettabili e insostenibili». Gli imprenditori nel corso di una riunione tenutasi ieri nella sede di Confindustria Teramo a Sant’Atto hanno contestato la tariffa applicata per la Tares alle aziende con sede nel territorio di Teramo. «Gli importi del prezzo chiesto per i servizi di smaltimento dei rifiuti che peraltro non comprendono lo smaltimento dei rifiuti speciali (per i quali le aziende devono incaricare ditte specializzate e sostenere a parte la spesa) sono infatti fino a sei volte superiori a quelli imposti da alcuni dei Comuni limitrofi» ha dichiarato in una nota Confindustria Teramo.

Infatti, l’amministrazione della città di Teramo prevede una tariffa pari a 6,65 euro al metro quadrato, il che vuol dire arrivare a pagare oltre seimila euro per un capannone di appena mille metri quadrati. La richiesta è diretta da parte degli imprenditori, chiedono una drastica riduzione. «Le aziende teramane chiedono all’amministrazione comunale una drastica riduzione della tariffa altrimenti, molto semplicemente, non potranno far fronte al pagamento. Alcune di queste, infatti, riuscirebbero ad assolvere all’invito del Comune solo chiudendo l’attività. Non vogliamo assolutamente polemizzare con l’operato della giunta guidata dal sindaco, Maurizio Brucchi, per il quale c'è il nostro massimo rispetto, ma non si può far finta di niente di fronte all’allarme lanciato dalle imprese e all’emorragia rappresentata dalla costante chiusura delle attività» ha dichiarato il presidente di Confindustria Teramo Salvatore Di Paolo.

«Negli ultimi anni abbiamo assistito alla chiusura di ben 159 aziende, alcune delle quali storiche, nel solo comune di Teramo e ciò avviene in un quadro generale desolante. In provincia di Teramo la situazione è di forte criticità: nel 2013 il numero delle imprese che hanno fatto richiesta di concordato è più che raddoppiato rispetto al 2012 e i prestiti a famiglie e imprese da parte del sistema creditizio sono diminuiti di oltre il 3,7 per cento. Auspichiamo pertanto, a proposito del problema sollevato dalle imprese teramane, un confronto urgente con l’amministrazione» ha concluso il direttore di Confindustria Teramo Nicola Di Giovannantonio.

TARIFFE TARES/TARSU 2013 SU ATTIVITÀ PRODUTTIVE


COMUNE
COSTO AL MQ
TERAMO
6,65
MONTORIO
1,43
CAMPLI
1,53
MOSCIANO
1,00
BELLANTE
0,36
CASTELLALTO
1,34
CANZANO
1,76
NOTARESCO
3,54
GIULIANOVA
4,33
SANT’EGIDIO
0,46-0,15
NOTARESCO
1,74-3,45
SANT’OMERO
1,9-1,52-1,14
ATRI
3,75


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