MOSCIANO
SANT’ANGELO
| Contro il caro pedaggi autostradali A24 e A25, il Comune di Mosciano Sant’Angelo
chiede il ritiro o la sospensione degli aumenti. L’aumento di oltre l’8 per
cento per pedaggi autostradali non è
piaciuto neanche all’amministrazione moscianese sul cui territorio esistono
il casello dell’A14, l’ingresso per la Teramo mare ed uno dei poli industriali
più produttivi del teramano. «L’Abruzzo in generale e soprattutto le zone
interessate dalla tratta risentono oltre che degli effetti
della crisi economica in atto, anche
delle drammatiche conseguenze del sisma 2009, per cui, anziché un
aumento ci si sarebbe dovuti aspettare una riduzione o almeno un blocco dei pedaggi. Sulla tratta in
questione giornalmente si verificano disservizi, anche per la costante presenza
di cantieri e manutenzioni con relativi riflessi sulla scorrevolezza del flusso veicolare; la Confcommercio,
da anni, si batte per velocizzare i tempi di accesso alla capitale date le
problematiche che quotidianamente si creano sul raccordo per arrivare dalla
barriera (casello Roma est) all’Urbe. Inoltre i lavori di costruzione della
viabilità complanare al raccordo, iniziati nel 2010 procedono con grande
lentezza mentre dall’ingresso di Pescara, sino ad Avezzano, non esiste alcuna
area di servizio per cui gli utenti si trovano nell’impossibilità di fare
rifornimenti o usufruire di servizi
igienici o di ristoro per circa 100 chilometri» afferma l’amministrazione di
Mosciano Sant’Angelo.
Il consiglio ha fatto proprie le “giuste
considerazioni e rimostranze espresse dalla Confcommercio di Pescara per stigmatizzare
la decisione dell’aumento dei pedaggi autostradali chiedendone il ritiro o,
comunque, l’immediata sospensione. L’ordine del giorno oltre alla Confcommercio
di Pescara, è stato inviato al Ministro delle Infrastrutture, al presidente
della Regione Abruzzo, ai parlamentari abruzzesi, ai presidenti delle province
abruzzesi.
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