venerdì 16 maggio 2014

Ambientalisti indignati per l'abbattimento di 20 cipressi del cimitero, anche il parroco sconcertato «devo difendere la sacralità del luogo»

NERETO | Ambientalisti indignati per l’abbattimento di venti cipressi secolari nei pressi del cimitero cittadino. Sconcertato anche il parroco della città. La Task Force ambientale guidata da Giuliano Marsili minaccia «ci legheremo ai cipressi». Sembrerebbe quasi una dichiarazione di guerra alla provincia di Teramo e al Comune quella fatta dagli ambientalisti che stanno iniziando una raccolta firme contestualmente alla distribuzione di un volantino. Anche il parroco della cittadina don Silvio De Gregoris ha redatto un volantino. Infatti scrive: «sono venuto a conoscenza di un progetto della provincia di Teramo riguardante la zona cimiteriale di Nereto: si vuole costruire proprio attorno al camposanto una strada a scorrimento veloce. Sono rimasto sconcertato. Come prete devo difendere la sacralità del luogo».

Gli ambientalisti della Task Force promettono una dura battaglia contro la provincia di Teramo per la variante della strada provinciale 259 che prevede l’abbattimento di 20 cipressi secolari nei pressi del cimitero cittadino per la realizzazione di una variante della strada che gli ecologisti definiscono inutile e pericolosa e assolutamente non migliorativa della viabilità. «Questi personaggi con idee di altri tempi si sono permessi di rimandare indietro le giuste osservazioni  di ambientalisti,   cittadini e comitati che chiedevano solo di essere ascoltati calpestando anche l’opposizione del parroco don Silvio De Gregoriis al quale è stato detto con molta democrazia che l’opera si fa e basta e di mettersi l’anima in pace» ha commentato in una nota Giuliano Marsili. Inoltre il presidente della Task Force annuncia che fisseranno un presidio nel viale vicino al cimitero e se necessario si legheranno anche ai cipressi. «Riteniamo che quando si calpesta la democrazia e i sentimenti affettivi dei  cittadini occorre reagire con fermezza» ha concluso Marsili.  

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