ALBA ADRIATICA | Prestigioso
riconoscimento al regista di Alba Adriatica Mauro John Capece per il
lungometraggio “La scultura”. L’opera è stata selezionata per la
trentasettesima edizione del Festival de Films du Monde di Montréal che si
svolgerà dal 21 agosto al 1° settembre. Il Film porta avanti una tesi precisa:
l'arte che si prostituisce, muore. «Un concetto che nasce dalla situazione
dell'arte in Italia, è completamente disastrata, mentre invece dovremmo essere il paese in cui l'arte
prospera e agli artisti viene riconosciuta una dignità. La maggior parte
degli artisti italiani è costretta a fare da giullare alla corte della politica
o della televisione spazzatura. Volevo fare un film che si ponesse
trasversalmente rispetto all'arte da intrattenimento propagandistico che ci
circonda. Viviamo in un continente che sta annientando ogni forma di espressione
artistica professionale. Non posso dire che si tratti di un film
autobiografico. Io e Corinna Coroneo, la sceneggiatrice, siamo partiti
dall'annesso di cui sopra per sviluppare una storia piena di prostituzione e di
censure» ha dichiarato il regista Capece.
Le
vicende del film traggono spunto da un percorso esistenziale inversamente
proporzionale che i due protagonisti della vicenda, Mosè e Korinne, compiono
nel momento in cui le loro vite si incrociano. Mosè è uno scultore dal grande
talento che, pur essendo assorbito dalla propria arte, sperimenta ogni giorno quanto sia difficile sopravvivere da artista in
Italia. Protagonisti della pellicola sono
Corinna Coroneo (Korinne) e Adrien Liss (Mosè). Tra gli altri attori
ricordiamo Pierpaolo Capovilla (leader del Teatro Degli Orrori), Flavio Sciolè
(artista contemporaneo), Kyrahm (artista contemporaneo), Gabriele Silvestrini. Le
sculture sono di Dino Di Berardino. La fotografia è di Marco Fracassa.
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