sabato 20 settembre 2014

Il parroco di San Berardo Francesco Malara esprime alcune considerazioni in merito alla situazione con la lega Protezione del Cane della sezione di Teramo

TERAMO | Il parroco di San Berardo Francesco Malara esprime attraverso un comunicato stampa alcune considerazioni in merito alla situazione con la lega Protezione del Cane della sezione di Teramo. «Il mio predecessore, Vittorio Celoria, ha dato disposizioni alla signora Catia Durante, presidente della sezione locale della suddetta lega, di continuare a dare sostentamento alla colonia felina che gravitava attorno alla parrocchia, la cui referente è la signora Gabriella Villanova, senza darmi alcuna comunicazione in merito e dando un consenso illegittimo, non  avendo più alcuna autorità ed incarico,  ad introdursi nella proprietà  privata della parrocchia. Premesso che ho ricevuto moltissime lamentele e doglianze di fedeli, soprattutto genitori dei ragazzi del catechismo che rimostravano contro la presenza (registrata peraltro già dai tempi in cui padre Vittorio era in parrocchia) di gatti nei locali parrocchiali e nella stessa Chiesa, a motivi di salute pubblica e di pulizia e decoro del luogo di culto, io ho negato il consenso alla signora Durante di accedere alla proprietà della stessa, esprimendo il mio desiderio di tenere la stessa colonia il più lontano possibile dalle mura della proprietà, anche a causa di allergie sofferte dal mio confratello padre Yves Morin. Nonostante ciò, i gatti hanno continuato a gravitare attorno ai locali parrocchiali senza alcun intervento o azione da parte mia, ma anzi hanno continuato a ricevere sostentamento alimentare a mia cura e spese. Successivamente la signora Villanova, con la guardia ecologica comunale, si sono presentati da me ed abbiamo raggiunto un accordo per collocare l’attrezzatura comunale relativa al sostentamento della colonia in luogo pubblico consono, lungo via Tevere» scrive il parroco Francesco Malara.

«Però, durante la mia assenza nel mese di Agosto scorso, la signora Villanova ha trasferito illegittimamente la suddetta attrezzatura sulle inferriate di proprietà della parrocchia, e dopo la successiva rimozione da parte dei miei incaricati, è tornata con le forze dell’ordine, le quali hanno costatato l’illeggittimità delle pretese della signora Villanova. A seguito di un nuovo accordo, con il consenso del mio viceparroco, l’attrezzatura è stata collocata temporaneamente davanti ad uno dei cancelli di ingresso della proprietà, ma in modo ancora illegittimo poiché impedisce l’accesso degli autoveicoli. Inoltre, sempre durante la mia assenza, alcuni volontari della Lega Protezione del Cane, si sono presentati in parrocchia per la cattura e il trasferimento dei gatti presenti, di cui due sono stati trasferiti presso padre Vittorio. Pertanto io non mi ritengo responsabile di alcun trafugamento o soppressione di animali. Considerato tutto ciò, io mi riservo di esperire le seguenti azioni: ricorso per vie legali al fine di ottenere la rimozione delle attrezzature comunali anzidette poste sul cancello di proprietà privata della parrocchia ed ostacolanti l’accesso degli autoveicoli. Ricorso per vie legali contro tutti coloro che hanno diffuso notizie ingiuriose e diffamanti nei miei confronti, anche attraverso social networks, precisando che, ove si renderà necessario, tramite polizia postale, verranno identificate tutte quelle persone che, ignorando lo svolgimento dei fatti, hanno agito contro la mia persona» ha concluso padre Francesco Malara parroco di San Berardo.

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