TERAMO | Il parroco di San
Berardo Francesco Malara esprime attraverso un comunicato stampa alcune
considerazioni in merito alla situazione con la lega Protezione del Cane della
sezione di Teramo. «Il mio predecessore, Vittorio Celoria, ha dato disposizioni
alla signora Catia Durante, presidente della sezione locale della suddetta
lega, di continuare a dare sostentamento alla colonia felina che gravitava
attorno alla parrocchia, la cui referente è la signora Gabriella Villanova,
senza darmi alcuna comunicazione in merito e dando un consenso illegittimo,
non avendo più alcuna autorità ed
incarico, ad introdursi nella
proprietà privata della parrocchia. Premesso
che ho ricevuto moltissime lamentele e doglianze di fedeli, soprattutto
genitori dei ragazzi del catechismo che rimostravano contro la presenza
(registrata peraltro già dai tempi in cui padre Vittorio era in parrocchia) di gatti nei locali parrocchiali e
nella stessa Chiesa, a motivi di salute pubblica e di pulizia e decoro del
luogo di culto, io ho negato il consenso alla signora Durante di accedere alla
proprietà della stessa, esprimendo il mio desiderio di tenere la stessa colonia
il più lontano possibile dalle mura della proprietà, anche a causa di allergie
sofferte dal mio confratello padre Yves Morin. Nonostante ciò, i gatti hanno
continuato a gravitare attorno ai locali parrocchiali senza alcun intervento o
azione da parte mia, ma anzi hanno continuato a ricevere sostentamento
alimentare a mia cura e spese. Successivamente la signora Villanova, con la guardia ecologica comunale, si sono
presentati da me ed abbiamo raggiunto un accordo per collocare l’attrezzatura
comunale relativa al sostentamento della colonia in luogo pubblico consono,
lungo via Tevere» scrive il parroco Francesco Malara.
«Però, durante la mia assenza nel mese di Agosto
scorso, la signora Villanova ha trasferito illegittimamente la suddetta
attrezzatura sulle inferriate di proprietà della parrocchia, e dopo la
successiva rimozione da parte dei miei incaricati, è tornata con le forze
dell’ordine, le quali hanno costatato l’illeggittimità delle pretese della signora
Villanova. A seguito di un nuovo accordo, con il consenso del mio viceparroco,
l’attrezzatura è stata collocata temporaneamente
davanti ad uno dei cancelli di ingresso della proprietà, ma in modo ancora illegittimo
poiché impedisce l’accesso degli autoveicoli. Inoltre, sempre durante la mia
assenza, alcuni volontari della Lega Protezione del Cane, si sono presentati in
parrocchia per la cattura e il trasferimento dei gatti presenti, di cui due
sono stati trasferiti presso padre Vittorio. Pertanto io non mi ritengo
responsabile di alcun trafugamento o soppressione di animali. Considerato tutto
ciò, io mi riservo di esperire le seguenti azioni: ricorso per vie legali al
fine di ottenere la rimozione delle attrezzature comunali anzidette poste sul
cancello di proprietà privata della parrocchia ed ostacolanti l’accesso degli
autoveicoli. Ricorso per vie legali contro tutti coloro che hanno diffuso notizie ingiuriose e diffamanti nei miei
confronti, anche attraverso social networks, precisando che, ove si renderà
necessario, tramite polizia postale, verranno identificate tutte quelle persone
che, ignorando lo svolgimento dei fatti, hanno agito contro la mia persona» ha
concluso padre Francesco Malara parroco di San Berardo.
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