mercoledì 29 ottobre 2014

Sace e Banca Ubae, accordo di collaborazione destinato alla crescita delle imprese italiane nei mercati emergenti

ROMA | Sace e Banca Ubae annunciano la firma di un accordo di collaborazione destinato a supportare la crescita delle imprese italiane nei mercati emergenti a maggior potenziale, attraverso soluzioni assicurativo-finanziarie a sostegno di export e investimenti. L’accordo unisce l’expertise di Sace nell’assunzione dei rischi e la vicinanza agli esportatori italiani attraverso un network di uffici in Italia e all’estero, e la solida esperienza di Banca Ubae nei mercati emergenti più promettenti, prevalentemente Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente ed Europa dell’Est. In particolare, le imprese avranno accesso a finanziamenti dedicati a progetti di internazionalizzazione, fideiussioni per gare e commesse internazionali e lettere di credito offerte da Banca Ubae e garantite da Sace.

 “I processi di internazionalizzazione richiedono risorse e investimenti adeguati, oltre che un approccio informato alla comprensione del mercato di riferimento – ha dichiarato Alessandra Ricci, Direttore dell’area business di Sace –. Accordi come questo, in grado di massimizzare le sinergie tra mondo assicurativo e bancario, sono risposte concrete alle esigenze di tutte quelle aziende che guardano lontano per crescere. In quest’iniziativa l’expertise e il network di Banca Ubae rappresentano senz’altro un importante valore aggiunto”.


“La nostra collaborazione bilaterale, attiva già da anni con Sace, viene rinnovata e rafforzata dalla sottoscrizione di un Cooperation Agreement che sosterrà in modo molto più efficace, sinergico e sistematico  le aziende clienti internationally oriented – ha affermato Mario Sabato, Direttore Generale di Banca Ubae –. La nostra Banca con sede centrale a Roma, filiale a Milano ed Ufficio di Rappresentanza a Tripoli, Libia, si pone come intermediario privilegiato, a forte vocazione internazionale, volto a contribuire fattivamente alla creazione di valore per i suoi clienti, principalmente nei mercati di sbocco del made in Italy”.

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