TERAMO | Ordinanza di chiusura per il circolo
culturale “Officine Indipendenti”.
Per trenta giorni il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha disposto, mediante
un ordinanza, la chiusura. L’ente comunale ha preso questa decisione per
diverse ragioni. In particolare, risulta comprovato il disturbo alla quiete
pubblica derivante da inquinamento
acustico proveniente sia dall’interno dei locali del circolo che dallo
stazionamento degli avventori all’esterno, in special modo nelle ore notturne.
L’amministrazione, in
tal senso, ha fatto proprie sia le note con le quali la Questura comunicava i
ripetuti interventi di accertamento da parte delle forze di polizia nei pressi
del circolo per schiamazzi o musica d’alto volume provenienti dalla sua sede,
sia delle proteste e degli esposti dei residenti riguardanti anche la
consumazione di bevande alcoliche all’esterno, da cui il verificarsi di
fenomeni di degrado e di alterazione del decoro
urbano, con compromissione della qualità della vita degli stessi residenti
e in oltraggio alle comuni di regole di vita civile. Tale situazione si è
ripetuta frequentemente con conseguente insostenibilità ed intollerabilità,
anche alla ripresa delle attività del circolo, dopo un primo provvedimento di
chiusura temporaneo emesso lo scorso mese di Marzo.
A tutto ciò va aggiunto
che l’Arta ha effettuato rilievi fonometrici dai quali è risultato un
superamento marcato e consistente dei limiti di inquinamento acustico stabiliti
dalla legge. Infine va anche ricordato che il presidente del circolo, Giorgio Giannella, era già stato
invitato a porre in essere le misure necessarie ad eliminare la situazione di
grave disturbo della quiete pubblica e di inquinamento acustico derivante dalla
gestione delle attività del circolo. L’ordinanza, pertanto, stante la gravità
della situazione, si è resa inevitabile.
“Non c’è la minima intenzione repressiva nel provvedimento preso; al contrario la linea dell’amministrazione è quella di favorire lo sviluppo delle attività ma, al contempo, deve essere tenuto in debito conto il diritto dei cittadini alla quiete, al riposo e devono essere scoraggiati i tentativi di oltraggio al pubblico decoro. Abbiamo condiviso il Regolamento che disciplina le attività con gli stessi esercenti, raggiungendo una intesa che ci ha soddisfatti reciprocamente. Dobbiamo e vogliamo però tutelare i cittadini e non possiamo consentire che chi non fa del rispetto e della buona educazione il proprio costume, possa agire senza freni” ha commentato l’assessore al commercio Marco Tancredi.
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