lunedì 27 gennaio 2014

"Anita B." per la giornata della memoria, proiezioni a studenti e cittadini teramani

TERAMO | Per la giornata della memoria il film “Anita B.” di Roberto Faenza per gli studenti e i cittadini teramani. Importanti appuntamenti in programma organizzati dal Comune di teramo e dal centro di cultura “Hannah Arendt” legati alle celebrazioni della giornata della memoria. Il centro di cultura delle donne “Hannah Arendt” con  il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Teramo, organizza per gli studenti delle scuole medie e delle superiori la proiezione del film "Anita B.",  diretto da Roberto Faenza, liberamente ispirato al romanzo "Quanta stella c'è nel cielo" di Edith Bruck, romanziera e poetessa di origine ungherese. Il film  sarà proiettato in contemporanea nelle sale del cinema Smeraldo e del cineteatro comunale di Teramo il 30, 31 gennaio e 5, 6 febbraio con i seguenti orari: 9 e 30, 11, 11 e 30, 13. È prevista un’unica proiezione serale, aperta a tutti, il 28  gennaio alle 20 e 45 al cinema Smeraldo.

Il film è stato presentato il 10 novembre scorso in apertura dei lavori del XVIII Congresso Nazionale Agiscuola, incontrando grande interesse da parte dei numerosi direttori degli uffici scolastici Regionali del Miur. Ha ricevuto il patrocinio di Roma Capitale assessorato alla scuola, infanzia, giovani e pari opportunità e il patrocinio dell'Anp associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola. Anita B. è la storia di una coraggiosa crescita femminile, un romanzo di formazione pieno di stupore, straordinariamente attuale. L'anteprima nazionale del film, che si è svolta a Roma il 14 gennaio, ha ottenuto il patrocinio del comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah. Il regista Roberto Faenza così lo ha presentato: «penso che questa storia abbia una valenza in più. Quando si racconta la Shoah, il dopo si tende a dimenticarlo, come se i sopravvissuti non avessero diritto di parola. Nel caso di Anita è un dopo avventuroso, che merita di essere raccontato».

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