TERAMO | Gli italiani vendono
l’oro di famiglia per sopravvivere alla crisi economica. I compro oro del paese
hanno accolto ben 17 milioni di cittadini che hanno venduto 200 tonnellate d’oro
pari a circa 8 miliardi di euro. È la stima approssimativa condotta da Unioncamere e dal presidente Ferruccio
Dardanello che afferma: «le camere di commercio sono pronte al contrasto dell’illegalità».
Le analisi di mercato sono state discusse alla Commissione Industria del Senato
presieduta da Massimo Mucchetti nel corso dell’audizione sui disegni di legge
riguardanti il mercato dell’oro e dei materiali gemmologici.
«L’esplosione dei compro oro è un fenomeno di
nascita recente e per questo non ancora ben identificato al quale il sistema
camerale ritiene si dedichino circa 12 mila attività. La notevole offerta di
metallo prezioso, proveniente dal 28 per cento circa degli italiani, ha avuto la conseguenza di dare grande impulso
al loro giro d’affari, tanto da rendere l’Italia un paese esportatore di oro pur
non avendo miniere aurifere» ha dichiarato in una nota Dardanello «si tratta
però di un tipo di attività da tenere sotto osservazione, perché può nascondere
casi di ricettazione, di riciclaggio, di economia illegale. Le camere di
commercio, che già svolgono funzioni di vigilanza e controllo sul settore dei
metalli preziosi, sono disponibili ad operare per rendere trasparente il
mercato dei compro oro e per dare a consumatori e forze dell'ordine gli
elementi utili per il contrasto a fenomeni deviati» ha concluso il presidente
di Unioncamere.
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