TERAMO | Cittadinanza attiva e
democrazia partecipativa sono i temi trattati dal comitato direttivo dell’associazione
Demos di Teramo nella nota stampa divulgata questa mattina: «nelle scorse
settimane, prima che iniziasse il clima da campagna elettorale di questi
giorni, la nostra associazione aveva opportunamente rivolto un appello alle
forse politiche di ogni estrazione, perché le esperienze di democrazia
partecipativa a noi geograficamente più vicine, come Grottammare e Giulianova,
anche partendo dalle loro criticità, potessero
funzionare da impulso al cambiamento reale della politica. Perché questa
possa tornare nelle mani dei cittadini applicando nuove modalità e nuove forme
per il loro coinvolgimento diretto nella cosa pubblica. L’interesse che si è
sprigionato intorno alle esperienze realizzate, ci dimostra che la politica
può cambiare e la strada da noi imboccata, da quando abbiamo fondato la nostra
Associazione, si dimostra quella giusta. Continueremo pertanto ad affiancare
con le nostre competenze, a titolo di volontariato, tutte quelle realtà
politiche che governano o che si candidano a governare le città che intendano
seriamente imboccare la strada del rinnovamento radi-cale del rapporto fra
cittadini e pubblici poteri, perché la democrazia e la partecipazione diventino
realtà e la sovranità popolare passi dall’utopia alla realizzazione».
«Detto questo, tuttavia, a fronte di
osservazioni un pò polemiche pervenuteci recentemente in clima di campagna
elettorale, secondo cui la nostra associazione appoggerebbe questo o quello
schieramento poli-tico per via della sua presenza in alcune iniziative e non in
altre. Quasi che essa voglia addirittura dare indi-cazioni di voto, si precisa
ancora una volta (ma non ci rivolgiamo naturalmente che capire non vuole) che
Demos è e sarà presente ovunque la sua competenza, le sue risorse culturali e
di esperienza siano state e saranno richieste. Abbiamo fatto convegni
scientifici, scritto libri e realizzato esperienze fortemente innovative sulla
democrazia partecipativa e la cittadinanza attiva. Che sia un partito politico
o un’associazione o una lista civica a richiedere queste competenze, per noi
non cambia. Anzi, ripetiamo, l’attuale interessamento desta entusiasmo perché prima non c’era mai stato! Sta a chi
richiede queste competenze, semmai, assumere la responsabilità politica di
fronte ai cittadini di attuare o meno, con sincero spirito innovativo, tutto
quello che con il nostro contributo si prefigura per il futuro del rapporto fra
poteri pubblici e cittadini. Con questo spirito (che ci ha sempre animati)
auguriamo alla politica di sapersi rinnovare al più presto e ai cittadini di
saper influire sempre di più sulla politica perché la sovranità popolare non resti
solo scritta sulla nostra Costituzione» ha concluso l’associazione Demos.
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