mercoledì 7 maggio 2014

Incontro storico culturale organizzato da Nuove Sintesi, due momenti “Il fascismo tra destra e sinistra” e “I crimini alleati nel meridione”

BELLANTE | “Il fascismo tra destra e sinistra” e “I crimini alleati nel meridione”, due momenti storico culturali organizzati dall’associazione Nuove Sintesi che si terranno venerdì 9 maggio alle 17 e 30 nella saletta in vicolo Oreste De Laurentiis a Bellante paese. Il gruppo Nuove Sintesi invita tutti a partecipare all’incontro con lo storico Elso Simone Serpentini che parlerà del fascismo tra destra e sinistra e con Emanuele Piloni fondatore del Movimento Irredentista Italiano che relazionerà sui crimini alleati nel meridione. L’ingresso è libero e per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 320 7534789.

IL TEMA | “Il fascismo tra destra e sinistra”. Il fascismo è stato storicamente un movimento di destra o di sinistra? Alla luce dello sviluppo storico successivo, è possibile definirne e delimitarne lo spazio politico entro i confini tradizionali delle ideologie definibili come destra e sinistra o è necessario, oltre che possibile, ricorrere ad altre categorie storiche, che oltrepassino gli angusti limiti di queste classificazioni? Qual è il senso lasciato ai posteri nei 18 punti di Verona?. “I crimini alleati nel meridione”. Furono innumerevoli i crimini di guerra compiuti dagli eserciti anglo-americani durante l'invasione dell'Italia iniziata nel luglio 1943. Crimini rimasti nascosti per decenni per non intaccare il leggendario alone della trionfale marcia di liberazione che, insieme alla mitizzazione della lotta partigiana, costituisce ancora oggi il cuore della genesi dell'attuale repubblica. Assume quindi ancora più importanza riscoprire e raccontare le storie dei soldati italiani prigionieri fucilati sommariamente dagli americani e dagli inglesi in Sicilia, le migliaia di donne stuprate ed uccise durante l'invasione ed in particolare dopo la battaglia di Montecassino, i bombardamenti indiscriminati sulle città che causarono la morte di decine di migliaia di civili innocenti. Rendere giustizia a chi è stato sacrificato sull'altare della vulgata resistenziale come mezzo per riportare alla luce la verità: non ci fu nessuna liberazione ma una guerra di conquista in cui il popolo italiano si trovò preso nel mezzo, vittima delle barbarie di eserciti stranieri assetati di terra e sangue italiano.

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