martedì 3 dicembre 2013

Critiche dagli ambientalisti dopo la piena del Vibrata «chiediamo il ripristino degli argini»

ALBA ADRIATICA | Dopo l’ultima ondata di maltempo partono le prime critiche relative alla piena del Vibrata che ha preoccupato l’intera cittadina albense. « Ci dispiace dover ammettere che avevamo ragione noi ambientalisti nell’affermare che le opere messe in campo dal Genio Civile e dal Commissario delle opere straordinarie e quindi dalla Regione Abruzzo sul torrente Vibrata erano discutibili e inutili e avrebbero aumentato il danno» ha dichiarato in una nota il presidente della Tesk Force Ambientale Giuliano Marsili.

«Secondo noi, l’intervento da effettuare era l’abbassamento del letto e il rinforzo degli argini. La piena di ieri 2 dicembre non è delle peggiori, come quelle passate, soprattutto nel marzo 2011, quando scatto la sirena d’allarme. Gli ambientalisti avevano denunciato all’opinione pubblica, alle associazioni degli operatori turistici e agli organi istituzionali, l’inutilità di questi interventi, costati centinaia di migliaia di euro dei contribuenti, un promesso miglioramento del flusso ottenuto però abbassando il canale centrale ma depositando le melme e i detriti ai lati, innalzandoli così di circa un metro. Gli ecologisti ritengono anche che il danno immediato è quello che si nota ma temono che le melme fortemente inquinate che sono state trascinate dalla corrente in mare vadano ad inquinare  le spiagge, compromettendo così la prossima stagione estiva. Gli ambientalisti chiedono con forza che vengano ripristinati immediatamente gli argini crollati» ha concluso Marsili.

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