sabato 4 ottobre 2014

Via al corso "La democrazia partecipativa è facile" del progetto Demos

GIULIANOVA | Parte il primo corso per facilitatori della democrazia “La democrazia partecipativa è facile” del progetto Demos. Sull’onda del successo di altre esperienze formative che si sono svolte a Silvi, Teramo, Bussi sul Tirino e L’Aquila, l’associazione culturale Demos ha deciso di avviare un progetto. «Ci siamo mossi anche su impulso di alcuni cittadini che al lido si stanno muovendo per la ricostituzione del Comitato di Quartiere. Inoltre l’aspetto formativo del corso ha in sé un notevole valore di conoscenza e di approfondimento delle tematiche sulla democrazia partecipativa, sia da un punto di vista teorico che applicativo» ha dichiarato in una nota il presidente.

Il corso è strutturato in cinque assi articolati in otto incontri formativi. Si concluderà con una tavola rotonda dal titolo “L’esperienza di democrazia partecipativa a Giulianova: punti di forza e di criticità”. Durerà in tutto 24 ore. Il calendario sarà concordato fra quanti si iscriveranno. È completamente gratuito. Saranno distribuiti e indicati materiali didattici a carico dell’Associazione Demos. Sarà tenuto in prevalenza da docenti dell’università di Teramo. Sarà un’ottima opportunità per discutere e confrontarsi sia in sede teorica sia in sede applicativa. Per ottenere un attestato di frequenza bisogna iscriversi inviando cognome, nome, indirizzo di residenza, numero di telefono e indirizzo e_mail a: demosdp@libero.it (oppure a disilvestropubl@libero.it) e partecipare almeno al 70% delle ore previste. E’ possibile partecipare anche come uditori. A questi non verrà rilasciato l’attestato di frequenza, ma tutti i cittadini possono partecipare agli incontri formativi. «In particolare, ritenendo che il corso debba anche interessare i politici, l’invito per la partecipazione al corso è esteso anche ai componenti il consiglio comunale, alla giunta municipale di Giulianova e al sindaco. A giorni sarà reso noto il calendario e il luogo degli incontri formativi» ha concluso il presidente dell’associazione Demos.

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